Ed eccoci qui, con la nuova ed ultima versione del sito più popolare in Italia riguardo alla cornamusa scozzese.
E’ il momento di fare una specie di riassunto di questi ultimi vent’anni, e dei venticinque che lo hanno preceduto nei quali ho avuto con me, presente nella mia vita, la cornamusa scozzese: uno strumento la cui passione nasce spontanea dall’età dei calzoncini corti, come si usava portarli allora; e che è stata la causa determinante di tante cose fantastiche vissute grazie a lei.
Vi sembrerà magari esagerato, ma se vado indietro con la memoria la cornamusa mi ha “guidato” e “assistito” nei momenti chiave. Che si sia trattato di conoscere tramite lei persone che sono diventate il fulcro vitale della mia esistenza, come mia moglie Simonetta, o che queste mi abbiano procurato lavoro e ricchezza, lei era la concausa di ciò. E ha significato conoscere i miei allievi, alcuni dei quali scomparsi e che hanno per qualche motivo interrotto la loro avventura; i più sono diventati amici che ho l’onore di avere tutt’oggi.
Ha anche significato la collaborazione preziosa con i grandi di questo mondo, pipers che hanno contribuito alla mia crescita e a quella dei miei amici e colleghi: Roddy MacDonald che per primo mi ha istradato in questo mondo di musica, Robert Wallace che da direttore del prestigioso College of Piping mi commissionò alcuni anni fa la traduzione ufficiale in lingua italiana del Tutor 1, lo stesso manuale su cui ho mosso i primi passi, fino allo straordinario Gordon Walker, Angus MacDonald, Ewan MacCrimmon, Bob Worral, Bill Livingstone e tanti altri.
E’ stata anche l’occasione di creare il primo e-commerce tutto italiano per fornire strumenti e accessori ai tanti appassionati. Nel 2004 fondai quindi The Celtic Store™ con questo scopo.
Ha anche significato non riuscire simpatico ad alcuni, forse per i miei metodi fuori dell’ordinario, per la mia metodologia diversa più orientata alla musica che alla mera esecuzione rigida e scolastica, forse per un mero fattore di concorrenza.
Nel 2014 mi sono spostato in Irlanda e sinceramente pensavo che avrei perso tutto quello che avevo costruito fin lì, ma non è stato per fortuna così. Continuo a lavorare con l’Italia, sia come piper che come docente che come commerciante, segno che la mia presenza è ancora percepita nonostante la distanza. Anzi risiedere in Irlanda si è trasformata nell’opportunità di combinare la scuola con l’ospitalità, per far conoscere ai miei allievi la bellezza selvaggia dell’Ovest irlandese, con le sue scogliere e il suo mondo gaelico ancora intatto. E la Scozia è davvero vicina in tutti i sensi, dato che spesso mi reco là per affari e contatti.
Ho sinceramente pensato di recente di diradare la mia presenza ma sono stato spinto a desistere da questo proposito da tanti che mi hanno dimostrato il loro affetto.
Grazie a tutti, anche a chi non mi apprezza, per avermi permesso di arrivare fin qui.