La Tecnica Musicale applicata alla Cornamusa Scozzese

La gestione tecnica non è difficile, per quanto complessa

Spesso, nella mia carriera di musicista e di docente ho ampiamente spiegato ai miei allievi come la cornamusa scozzese non sia di per sé uno strumento difficile. A ben considerare, ogni strumento musicale presenta delle difficoltà tecniche per essere suonato con competenza e proprietà.

Nel caso specifico della cornamusa scozzese, le difficoltà sono di diversi ordini:

  • Tecnica del fiato: significa imparare a gestire uno strumento alimentato da una sacca a sua volta alimentata dal fiato del suonatore. Come vedrete in alcuni articoli qui sotto, tale tecnica va sviluppata gradualmente con esercizi volti a produrre una pressione costante e abbastanza potente.
  • Tecnica del fingering (diteggio): questa è abbastanza semplice in quanto lo strumento non è dotato di chiavi o semitoni ma ha una diteggiatura “chiusa”, dove cioè ad ogni nota delle nove che compongono la scala, corrisponde una precisa posizione delle dita.
  • Tecnica esecutiva: la cornamusa scozzese ha una singolare peculiarità. Poichè lo strumento non ha la possibilità né di modulare il volume, né di interrompere il flusso di suono (suono continuo, senza pause) nel tempo si è sviluppata un’articolata tecnica di abbellimenti ed ornamentazioni che permette una certa dinamica esecutiva. Tali abbellimenti sono rigidamente codificati e non consentono libertà e invenzioni. vanno imparati così come sono.
Alla fine vi accorgerete che in assoluto non è uno strumento difficile, ma richiede un appropriato addestramento che – alla pari di tutti gli altri strumenti musicali – richiede la presenza di un docente che imposti nella maniera più corretta possibile l’allievo. tentare di apprendere da soli la tecnica porterebbe quasi inevitabilmente ad errori e cattive abitudini difficilissime da rimuovere e da correggere.

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